Storie gialle, alcune ricche d'azione e del consueto background culturale ("Ciao Valentina"). Altre, incentrate su piccoli misteri quotidiani ("Il manoscritto trovato in una carrozzella", "Chi ha paura di Baba Yaga?"), anche se, in fondo, non succede quasi niente. Altre ancora surreali e senza capo né coda ("Funny Valentine"), ma grazie alle quali l'autore trova, tra il 1967 e il 1973, un nuovo stile che rappresenta un'innovazione rispetto al tradizionale fumetto d'avventure.